il vestito di carnevale di arlecchino e la sua storia
il vestito di carnevale di arlecchino e la sua storia
la più antica maschera di Carnevale sia Arlecchino.
La maschera di Arlecchino ha origini remote, da ritrovare in leggende e storie medioevali.
Il suo costume di Carnevale, conosciutissimo, è composto da una maschera di Carnevale nera.
E fiammante e un vestito fatto di losanghe lucenti multicolori.
Maschera di Carnevale lombarda, originaria di Bergamo, appartiene alla commedia dell’Arte.
Arlecchino raffigura la cultura veneziana così come Pulcinella rappresenta quella partenopea.

la storia della maschera di Carnevale più conosciuta
Emblema della comicità , egli è un servo-facchino furbo che cerca di spillare soldi a padroni avari e stupidi.
Dotato di una notevole ricchezza espressiva, è afflitto da una fame cronica.
E’ una maschera e costume di Carnevale ancora vivo e vitale grazie alle rappresentazioni del Goldoniano.

burla e sorrisi
“Arlecchino, servitore di due padroni”.
il vestito di carnevale di arlecchino e la sua storia

il vestito di carnevale di arlecchino e la sua storia
la storia
La maschera di Carnevale di Arlecchino ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo Zanni bergamasco da una parte.
E “personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese”, dall’altra.
La carriera teatrale di Arlecchino nasce a metà del cinquecento con l’attore di origine bergamasca Alberto Naselli.
Con la comparsa del mantovano Tristano Martinelli – la figura di Arlecchino non si possa legare specificatamente a nessun attore.
L’origine del personaggio è invece molto più antica, legata com’è alla ritualità agricola: si sa per certo, infatti.
Che Arlecchino è anche il nome di un demone ctonio, cioè sotterraneo. Già nel XII secolo, Orderico Vitale.
Nella sua storia Ecclesiastica racconta dell’apparizione di una familia Herlechini, un corteo di anime morte guidato da questo demone/gigante.
E allo charivari sarà associata la figura di Hellequin.
Un demone ancora più noto con un nome che ricorda da vicino quello di Arlecchino è stato l’Alichino dantesco.
Che appare nell’Inferno come capo La stessa maschera seicentesca evoca in maniera abbastanza palese il ghigno nero del demonio.
Presentando il resto di un corno perso dal diavolo nel suo aspetto più umanizzato.
Quanto alla radice del nome, è di origine germanica Hölle König (re dell’inferno), traslato in Helleking, poi in Harlequin, con chiara derivazione infernale.
Questa interpretazione “infernale” del nome è di chiara matrice cristiana. In epoca pagana era credenza condivisa in tutto il centro e nord Europa.

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fonti da wikipedia